Un progetto di sviluppo riguardante il padel non può tralasciare di esaminare le importanti agevolazioni che l’attuale normativa fiscale riserva all’attività sportiva svolta attraverso associazioni o società sportive dilettantistiche (ASD ed SSD).

Questo bellissimo sport è a pieno titolo inserito nell’elenco delle attività sportive riconosciute dal CONI e quindi agevolabili alle condizioni previste dalla normativa.

Uno dei pilastri fondamentali di questo sistema agevolativo è la decommercializzazione delle entrate derivanti dallo svolgimento di attività sportive dilettantistiche, nell’ambito delle quali, come detto sopra, rientra il padel.

  • Cosa si intende per decommercializzazione?
  • Quali sono i vantaggi in termini economici?
  • Quali sono le condizioni per usufruirne?
  • Quali criticità si possono incontrare nella gestione di un centro padel?

La decommercializzazione delle entrate derivanti da attività sportive dilettantistiche opera sia per l’IVA sia in tema di imposte dirette (IRES ed IRAP). Il vantaggio consiste nel fatto che tali entrate non sono soggette ad IVA (quindi l’intero corrispettivo pagato dallo sportivo è incamerato dalla ASD/SSD) e che il margine eventualmente realizzato non è imponibile a fini IRES/IRAP.

I vantaggi derivanti da questa agevolazione sono evidenti se si pensa all’esenzione da IRES/IRAP, meno evidenti e da analizzare per quanto riguarda l’IVA. Infatti l’apprezzabile vantaggio del non versare IVA sulle entrate ha come contraltare la mancata detrazione dell’IVA sugli acquisti, che diventa quindi un costo. La portata del vantaggio in termini di IVA dipende dalla composizione dei costi di gestione.

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L’agevolazione non è sempre e comunque fruibile, in quanto la normativa prevede diversi vincoli da rispettare, che molto sinteticamente ricordiamo: comunicazione EAS, statuto conforme alla normativa e correttamente applicato, comprovato esercizio di attività sportive dilettantistiche (agonistiche e/o didattiche), rapporto con associati o tesserati a federazioni/enti di promozione sportiva.

La gestione di un centro padel può sicuramente assumere una connotazione tale da consentire l’utilizzo della suddetta agevolazione ma non tutti gli scenari e non tutte le modalità di gestione sono coerenti con un legittimo utilizzo del vantaggio fiscale. La criticità risiede nel fatto che il centro padel deve dimostrare di non essere un mero fornitore di spazi e di essere invece anche un ente erogatore di servizi finalizzati alla didattica del padel e / o un organizzatore di eventi agonistici.

 

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Articolo a cura dell’Avv. Matteo Pozzi

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