L’intervento, partendo da un centro sportivo esistente, fa parte di una serie più ampia di interventi che interesseranno l’area, volti a riqualificare il centro sportivo.
L’area in oggetto è l’area denominata Ex Vivaio, nel Comune di Bagno di Romagna (FC), Comune sparso dell’entroterra romagnolo, nella provincia di Forlì-Cesena, collocato in una zona prevalentemente montana e collinare con folta presenza di formazioni boschive. L’area, considerando il contesto paesaggistico nel quale è inserita, è caratterizzata da un notevole valore ambientale, perché in prossimità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Il centro sportivo, collocato in posizione baricentrica rispetto ai due abitati di San Piero in Bagno e Bagno di Romagna, confina sul lato Est, con l’alveo del fiume Savio; sul lato Ovest con la Strada Regionale 142 Savio da cui si ha accesso, a Nord con il campo da calcio facente parte del centro e a Sud con un’area di proprietà di un vecchio stabilimento produttivo dismesso.
Avendo l’intervento generale l’obbiettivo principe di promuovere la ”qualità urbana”, intesa come previsione di interventi significativi per l’integrazione delle funzioni carenti in termini di miglioramento del contesto urbano, ambientale e sportivo, si è voluto optare per procedere in questa fase con un intervento che riqualificasse l’area, sia da un punto di vista visivo, con la progettazione e realizzazione dei campi da Padel visibili dalla strada, sia da un punto di vista meramente sportivo, mantenendo come focus il raggiungimento di una nuova qualità dell’area.
Nell’area di progetto era ubicato un vecchio campo da calcio, il quale ormai da alcuni anni risultava inutilizzato dalla popolazione del luogo e comunque dai fruitori dell’area sportiva. In relazione allo sviluppo e alla diffusione sempre più presente sul territorio nazionale del gioco del Padel, si è deciso di convertire il campo a nuove strutture sportive, iniziando appunto con i campi da padel.
L’intervento ha previsto lo scavo per la realizzazione della platea di fondazione di dimensioni 28.00 x 26.00 mq, con altezza di 20 cm, con l’aggiunta di cordoli perimetrali di 70 cm x 50 cm, utili ad ancorare le arcate della copertura. Su questa struttura di fondazione composita infatti, è stata montata sia la copertura, che la struttura dei campi, la quale è del tipo panoramico, con adeguati vetri e rete metallica zincata 10 x 20, con pavimentazione in sintetico testurizzato arricciato, per ottenere alte prestazioni su tale pratica sportiva. Il tutto è illuminato da 8 luci a LED per campo, per garantire un utilizzo dei campi anche in orario notturno o serale.
La copertura dei campi da padel è in archi in legno lamellare ancorati alla platea. Questa serie di archi parabolici, posti a determinati interassi, fungono da sostegno della copertura in telo che è posta all’estradosso degli archi stessi. Il telo partecipa a realizzare la stabilità del sistema, infatti sul telo stesso, trasversalmente al piano dell’arco parabolico, sono fissate delle funi che, partendo da terra ai lati di testata, si alzano insieme al telo e collegano così via via a tutti gli archi. Mediante una loro giusta tensione fungono quindi da elementi di controventamento e di irrigidimento dell’intero sistema. Per aumentare la rigidità degli archi, questi sono costruiti a geometria variabile così da arrivare a terra con i due lati della parte inferiore allargati per un più saldo appoggio a terra. L’ancoraggio è stato eseguito mediante imbullonamento delle travature su supporti in acciaio ancorati ai cordoli in C.A.
L’intervento, dopo un lungo processo di approvazione progettuale (si tratta di un intervento di concessionario privato su impianto pubblico sito in zona soggetta ad autorizzazione paesaggistica), finalmente dona il nuovo polo per il padel alla cittadinanza, ed avvia il processo che vedrà in futuro il resto del centro sportivo investivo da una profonda riqualificazione.
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